giovedì 24 gennaio 2013


LA CAMICIA


"E poi, in effetti, debbo proprio andare via tra un paio di settimane, per qualche giorno. Affari, ma non solo."
Perfetto! Mi faccio descrivere nel dettaglio il tipo di affari, mi dice che si tratta di un sopralluogo in un cantiere per cui presta una consulenza a Londra, che proseguirà, lo stesso giorno, in una colazione di lavoro con i committenti.
Non essendo prevista soluzione di continuità tra le due occasioni, Ernesto dovrà indossare qualcosa a metà tra lo sportivo ed il formale. La Travel Jacket già descritta, abbinata a pantaloni chinos tono su tono ed un maglione a collo alto andrà bene per il sopralluogo: ma il pranzo richiede camicia e cravatta.
La camicia è il capo di abbigliamento maschile più importante di tutti: una buona camicia è la vera "armatura" del moderno cavaliere, e gli permette di affrontare qualsiasi imprevisto della sua giornata sentendosi sempre protetto ed elegante.
La tradizione che individua nella camicia bianca il capo raffinato per eccellenza risale al tempo in cui solo chi aveva servitori e non doveva lavorare per vivere poteva permettersi il suo candore. É tutt'ora la mia prima scelta quando parto per un viaggio; è perfetta in ogni occasione, sia con la cravatta che con il colletto aperto, osando anche fino al secondo bottone - a patto di avere un collo glabro e tonico. 
Passato il tempo in cui la camicia era considerata biancheria intima, ora viene mostrata invece che nascosta. E a tale proposito, ho la convinzione che il tipico abbinamento camicia/maglione, che fa tanto bravo ragazzo, abbia fatto il proprio tempo: la camicia va con una giacca, il maglione con una t shirt.
Le camicie su misura offrono un comfort ineguagliabile ad un costo non proibitivo: su quest'ultima affermazione, un'occhiata eloquente di Ernesto mi ricorda che il budget è limitato. Va bene, il discorso sui capi "su misura" lo affronterò un'altra volta: ci si può comunque procurare delle buone camicie confezionate, stando attenti a certi dettagli che caratterizzano dei buoni prodotti: la struttura del colletto e dei polsini, il carrè posteriore, le cuciture.
Per anni le camicie confezionate sono state preparate con "troppa stoffa" per adattarsi a tutte le corporature: il che comportava che la figura di uomini dalla complessione fisica sottile o atletica risultava ingoffata. Qualche anno fa la nuova tendenza allo slim dall'alta moda è arrivata sino ai capi confezionati e, come spesso accade, si è caduti nell'eccesso inverso: camicie così strette da sottolineare qualsiasi difetto del tronco (pancia, fianchi).
La camicia ben confezionate, invece,segue la figura senza comprimerla, e nasconde eventuali difetti; ho già detto del colore, bianco. Nelle occasioni formali, di giorno, oltre al bianco si può scegliere solo l'azzurro; la camicia a righe può essere portata sotto un abito di taglio rigoroso, mentre il quadretto è eccentrico e rischioso, e difficile da  portare con disinvoltura. 
Il particolare più importante è il colletto; ce ne sono molti modelli, ed il mio preferito è il colletto aperto alla francese, che lascia spazio al nodo della cravatta, ma è elegante anche aperto. C'è da dire che il colletto deve adattarsi alla conformazione di chi lo indossa: chi è dotato di un collo corto o taurino sarà orientato a colletti button down  che ne mantengono le punte in posizione, chi ha il collo magro o lungo si orienterà verso colletti più voluminosi o strutturati.
Le camicie colorate e il lino caratterizzano invece l'estate (anche se una camicia bianca di lino, di taglio impeccabile, portata con cravatta e abito fresco di lana si può portare con stile ed ricercatezza sino ad ottobre inoltrato, alle nostre latitudini).
Ernesto, però mi stupisce: "il vero motivo per indossare una camicia bianca? Non c'è spettacolo più sexy della tua ragazza che si alza dal letto e si infila una tua camicia per andare a bere un bicchiere d'acqua". E bravo Ernesto, non posso che essere d'accordo! 

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